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22/6/2004

CICLONE ROONEY

di Francesco Bianco

Wayne RooneyNon solo la novità più piacevole, ma in assoluto il calciatore più forte di questa rassegna europea sembra essere, finora, il centravanti inglese Wayne Rooney. Altre due reti pesanti, contro una vivace Croazia, proiettano il bomber dell'Everton in testa alla classifica dei marcatori del torneo. A rendere ancor più fulgido lo strepitoso stato di forma del baby prodigio, stanno le prestazioni delle stelle più attese dell'Inghilterra, ancora non all'altezza della loro fama: David Beckham, dopo il rigore (procurato proprio da Rooney) fallito nel primo incontro, è in lieve ripresa; Michael Owen si impegna ogni volta alla morte ma non ha ancora trovato la via della rete.
Così il nuovo "wonder boy" è Wayne, attaccante velocissimo e potente, abile contropiedista capace anche di esplodere un destro di rara potenza (come in occasione del primo gol contro i croati).
Passata l'insidia del girone eliminatorio, l'Inghilterra può ora sorridere e pensare con ottimismo ai quarti di finale. Ci sarà un Portogallo agguerrito nonché padrone di casa, in ripresa dopo il disastroso avvio di Europeo; sfogliando l'albo delle statistiche, scopriamo che mai in un'edizione dei campionati europei (della conoscenza di questo dato sono debitore al collega Livio D'Alessandro) la squadra ospitante si è fermata prima delle semifinali (quattro anni fa alle semifinali arrivò una delle due squadre ospitanti, l'Olanda; il Belgio si fermò prima); tuttavia la formazione britannica può affrontare l'incontro con la consapevolezza dei propri mezzi offensivi.
I problemi, semmai, sono in difesa, specie sulle palle inattive. Ancora due gol presi, sempre su punizione calciata al centro dell'area e non respinta dalla retroguardia inglese.
Ad evitare il Portogallo, in quella che sarebbe stata un'affascinante rivincita della semifinale di quattro anni fa, è invece la Francia. Poco ha potuto una Svizzera quasi già eliminata contro Zidane (ancora a segno) e compagni; Henry ha ritrovato la via del gol, chiudendo con una doppietta la partita e assicurando ai transalpini il primato nel girone.
Adesso c'è la Grecia: l'obbiettivo semifinali è abbordabile, a patto di non sottovalutare l'autentica (fin qui) rivelazione di Euro 2004. Se la Grecia sarà quella delle prime due partite, non sarà facile imporre una netta supremazia. Ben arroccati in difesa, gli ellenici di Rehagel hanno ottimi saltatori e interpreti del contropiede (ne sa qualcosa la Spagna).
Per quanto riguarda il gruppo B, insomma, nessuna sopresa. Vanno avanti le grandi favorite del girone, mandando a casa una discreta Croazia e una Svizzera insufficiente.

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