CICLONE
ROONEY
di
Francesco Bianco
Non
solo la novità più piacevole, ma in assoluto il calciatore più forte
di questa rassegna europea sembra essere, finora, il centravanti
inglese Wayne Rooney. Altre due reti pesanti, contro una vivace
Croazia, proiettano il bomber dell'Everton in testa alla classifica
dei marcatori del torneo. A rendere ancor più fulgido lo strepitoso
stato di forma del baby prodigio, stanno le prestazioni delle stelle
più attese dell'Inghilterra, ancora non all'altezza della loro fama:
David Beckham, dopo il rigore (procurato proprio da Rooney) fallito
nel primo incontro, è in lieve ripresa; Michael Owen si impegna ogni
volta alla morte ma non ha ancora trovato la via della rete.
Così il nuovo "wonder boy" è Wayne, attaccante velocissimo e
potente, abile contropiedista capace anche di esplodere un destro di
rara potenza (come in occasione del primo gol contro i croati).
Passata l'insidia del girone eliminatorio, l'Inghilterra può ora
sorridere e pensare con ottimismo ai quarti di finale. Ci sarà un
Portogallo agguerrito nonché padrone di casa, in ripresa dopo il
disastroso avvio di Europeo; sfogliando l'albo delle statistiche,
scopriamo che mai in un'edizione dei campionati europei (della
conoscenza di questo dato sono debitore al collega Livio
D'Alessandro) la squadra ospitante si è fermata prima delle
semifinali (quattro anni fa alle semifinali arrivò una delle due
squadre ospitanti, l'Olanda; il Belgio si fermò prima); tuttavia la
formazione britannica può affrontare l'incontro con la
consapevolezza dei propri mezzi offensivi.
I problemi, semmai, sono in difesa, specie sulle palle inattive.
Ancora due gol presi, sempre su punizione calciata al centro
dell'area e non respinta dalla retroguardia inglese.
Ad evitare il Portogallo, in quella che sarebbe stata
un'affascinante rivincita della semifinale di quattro anni fa, è
invece la Francia. Poco ha potuto una Svizzera quasi già eliminata
contro Zidane (ancora a segno) e compagni; Henry ha ritrovato la via
del gol, chiudendo con una doppietta la partita e assicurando ai
transalpini il primato nel girone.
Adesso c'è la Grecia: l'obbiettivo semifinali è abbordabile, a patto
di non sottovalutare l'autentica (fin qui) rivelazione di Euro 2004.
Se la Grecia sarà quella delle prime due partite, non sarà facile
imporre una netta supremazia. Ben arroccati in difesa, gli ellenici
di Rehagel hanno ottimi saltatori e interpreti del contropiede (ne
sa qualcosa la Spagna).
Per quanto riguarda il gruppo B, insomma, nessuna sopresa. Vanno
avanti le grandi favorite del girone, mandando a casa una discreta
Croazia e una Svizzera insufficiente. |