Home PageEuro 2004 - Sito ufficiale clicca su una località a tua scelta

Pallainrete © 2001 - 2004. Registrazione n°  422  del  5/10/2001 del Tribunale di Roma. Direttore responsabile Antonio Mastrobuono

Rubriche

Altre sezioni

Pallainrete
campionato

Pallainrete
mondiali

 

Editoriale

24/6/2004

TULIPANI FIORITI

di Livio D'Alessandro

Michael Ballack

Disse anni fa Gary Lineker, bomber del calcio inglese anni’80: il calcio è un gioco semplice; si gioca in undici contro undici: ventidue persone che corrono dietro a una palla e alla fine vincono sempre i tedeschi.
Oggi forse Gary non ripeterebbe le stesse parole perché la Germania davvero non spaventa più. Non ha spaventato neanche le riserve della Repubblica ceca, a questo punto grande favorita dell’Europeo. Difficilmente ho visto una nazionale presentarsi ad una manifestazione internazionale con un attacco così evanescente, lento, imballato, a tratti addirittura tragicomico come quello tedesco. Kuranyi era atteso come stella di questa squadra e stasera lo abbiamo visto sbagliare palloni elementari e mancare più volte goffamente l’appuntamento con il pallone. Bobic e Klose sono irriconoscibili, Brdaric ha avuto poche chance ma non credo che avrebbe fatto sfaceli, Podolski è l’unico su cui puntare in futuro. Per quanto riguarda gli altri ruoli, l’Europeo è stato in parte meno severo con i tedeschi. Ballack, ad esempio, si è rivelato veramente un gran giocatore, talentuoso e decisivo: il Mondiale non fu un caso. Bisogna poi ripartire senz’altro dalla rivelazione Philipp Lahm, travolgente sulla fascia ma impotente dinanzi alla vena realizzativa pressoché nulla del reparto offensivo. Anche stasera, non a caso, Lahm è stato la sorgente principale del vano arrembaggio tedesco di inizio secondo tempo. Ma la Repubblica ceca non solo non ha fatto nulla per perdere (una sconfitta che poteva anche convenire ai cechi, visto che l’Olanda potrebbe rivelarsi più pericolosa della Germania nel cammino verso il titolo), ma anzi ha inserito anche qualche giocatore titolare come Baros (puntualissimo all’appuntamento con il gol) e Poborsky per tentare di portare a casa i tre punti. Micidiale la continuità di Heinz, rifiuto del calcio tedesco, tesoro di questo Europeo, nel quale si è rivelato decisivo in tutte e tre le partite a cui ha preso parte.
Tornano a fiorire, dal canto loro, i “tulipani” d’Olanda. E sarà dura per tutti farli fuori. Travolgenti stasera contro una Lettonia al di sotto delle precedenti prestazioni. In stato di grazia Van Nistelroy, lanciatissimo verso quel Pallone d’oro da troppo tempo inseguito a suon di reti straordinariamente costanti nel suo repertorio. Eccellente anche la prova della difesa, che ha registrato il ritorno del grande capitano Frank De Boer, e del centrocampo ma certo l’avversario di stasera non era un test molto attendibile.
Intanto, senza un attimo di respiro, domani iniziano i quarti di finale. Otto squadre: diverse per sette ottavi (unica eccezione l’Inghilterra, che comunque si fermò ai quarti) rispetto alle otto che arrivarono a questo punto del Mondiale di due anni fa. Poca continuità dunque, nel calcio europeo.
Ci sarà comunque da divertirsi anche perché le partite ormai sono piacevoli, piene di reti e di emozioni. Sarà Figo contro Beckham (o Ronaldo contro Rooney?) la sfida nella sfida di domani. Dentro o fuori. Buon divertimento.

Vuoi scommettere?

Indice della rubrica

Euro 2004 - Notizie

Le squadre

Il tabellone

sponsor

[home] [rubriche] [contatto] [home page euro 2004]