Home PageEuro 2004 - Sito ufficiale clicca su una località a tua scelta

Pallainrete © 2001 - 2004. Registrazione n°  422  del  5/10/2001 del Tribunale di Roma. Direttore responsabile Antonio Mastrobuono

Rubriche

Altre sezioni

Pallainrete
campionato

Pallainrete
mondiali

 

Speciale

24/6/2004

COMMOVENTE RUDI

di Livio D'Alessandro

Rudolf VoellerRudi Voeller è un esempio non solo di grande tecnico ma anche di grande uomo di sport. Se qualcuno avesse ancora avanzato dubbi in proposito, senz’altro ha potuto fugarli assistendo alla conferenza stampa che l’ex “tedesco volante” ha tenuto questa mattina prima di lasciare il Portogallo.
Anteponendo il bene della nazionale tedesca a qualsiasi (e non erano pochi né irrilevanti) interesse personale infatti, il quarantaquattrenne di Hanau, si è dimesso da commissario tecnico della Germania nonostante godesse della fiducia piena del suo presidente federale, della simpatia di gran parte di stampa e tifosi e soprattutto nonostante avesse l’opportunità di guidare la sua nazionale ai Mondiali del 2006 da giocare in casa. Condizioni ottimali e occasione storica a cui però Voeller non ha badato. Come non ha badato ai soldi, come non ha badato alla fama e al successo che quella panchina porta con sé in ogni nazione calcio-dipendente.
Si è dimesso perché aveva timore che questo risultato deludente (di cui lui è comunque esente da colpe) conseguito in Portogallo possa avere ripercussioni negative nella fase di avvicinamento al Mondiale 2006 non appena arriverà qualche sconfitta nelle amichevoli di preparazione. Ripercussioni negative sul gruppo, sull’umore della squadra. E, a suo dire, l’appuntamento con i Campionati del mondo in casa è troppo importante. Perciò meglio iniziare un nuovo ciclio; meglio che a gestire questo biennio ci pensi qualcuno che non abbia “macchie” sulle spalle. Un’umiltà incredibile. Per un allenatore che comunque, con una squadra molto inferiore ad altre, aveva raggiunto la finalissima degli ultimi Mondiali.
Inevitabile e spontaneo il paragone con le abitudini italiane: non solo non si è dimesso Trapattoni dopo due manifestazioni umilianti e fallimentari, ma non si è dimesso neanche un dirigente della Federcalcio. E tutte le dimissioni (Zoff a parte) che siamo stati abituati a vedere negli ultimi decenni sono state quasi tutte di facciata. Alla fine girano sempre i soliti. Basti pensare che Franco Carraro fu nominato Presidente federale per la prima volta nel 1976.
Il vice campione del mondo in carica invece, con una dignità anche quasi esagerata a mio modo di vedere, lascia una delle poltrone più ambite del Paese per il bene del calcio tedesco. Ora (perché nel calcio può ormai succedere proprio di tutto), a meno che tra due settimane non lo vediamo firmare un contratto da dieci milioni di euro con qualche squadra russa o araba, non resta che accennare un inchino dinanzi al gesto di Rudi e congedarci da lui con un elegante… chapeau (non lo offenderà il francesismo)!

APPROFONDIMENTI

Vuoi scommettere?

Indice della rubrica

Euro 2004 - Notizie

Kataweb Euro 2004

Datasport europei

Virgilio Euro 2004

La Repubblica europei

sponsor

[home] [rubriche] [contatto] [home page euro 2004]