MEGLIO
ROBERTO CARLOS
(DI RIVALDO)
Brasile - Turchia di questo mondiale verrà probabilmente ricordata per gli episodi negativi: le polemiche per l' arbitraggio, il rigore inesistente, le espulsioni e soprattutto la vergognosa simulazione di Rivaldo.
Effettivamente, ciò che ha colpito è stato soprattutto questo. La vittoria del Brasile è stata tutt' altro che limpida, poco "brasiliana", più figlia del caso e degli errori che di effettivi meriti propri.
Ed è stata, altrettanto, una partita assai nervosa: se il rigore possiamo considerarlo ingiusto, assolutamente adeguata alla situazione ci pare la scelta del direttore di gara di espellere il difensore turco. Il nervosismo, degenerato poi nello squallido episodio costato il cartellino rosso a Hakan Unsal e la reputazione a Rivaldo, era palpabile: per entrambe le formazioni, protagoniste di un acceso duello sul campo, era una sfida importantissima; la prima del Mondiale e la più difficile del girone.
Ancor più, in un incontro segnato dalle tensioni e da episodi censurabili, vogliamo ricordare la sportività di Roberto Carlos, superato con un colpo di tacco alla Ardiles (per chi ricorda il film "Fuga per la vittoria"); il brasiliano, imbambolato sulla fascia, non ha potuto che servirsi delle maniere forti per fermare l' avversario, lanciato verso l' area. Ma non si è nascosto: ha riconosciuto il fallo e, quasi dispiaciuto per aver spezzato un incantesimo (uno dei gesti tecnici più apprezzabili del Mundial, fino ad ora), si è andato a scusa re e complimentare con il turco, cui ha stretto la mano.
Come a dire: - Sei stato bravo, viva il calcio d' autore.
Una gran cosa, detta da uno che non ci sta a perdere. Un difensore brasiliano, al limite della sua area, con la Turchia che rischia di vincere. Rivaldo, osservi e impari.
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