ABBRACCIO
GLOBALE
In
attesa dell' evento conclusivo del mondiale nippocoreano
(la finalissima) abbiamo assistito a una finale per il
terzo posto più che decente. La partita è stata
corretta ma attenzione a credere che ai giocatori il
risultato non interessasse. Ai coreani, per lo meno,
interessava eccome.
Le lacrime a fine partita ne sono
degni testimoni. Ed è bello, allora, chiudere il sogno
(coreano e turco) con quel giro di campo, tutti
abbracciati, scambiarsi le maglie e i reciproci
complimenti. Il pubblico, sempre corretto, ha applausi e
ringraziamentiper tutti, vincitori e vinti, autoctoni e
stranieri.
Nella festa generale c' è spazio anche per i figli dei
turchi, che si godono lo show della premiazione dall'
alto delle forti spalle dei padri. Sono loro a
trastullarsi con le medaglie di bronzo, salutati
simpaticamente da uno stadio (comunque) in festa.
Un bel messaggio e una bella speranza per il futuro.
Senza Blatter, magari.
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