18/6/2002

best of terza giornata

CUEVAS (Paraguay): E' la splendida intuizione di Cesarone Maldini nel miracolo qualificazione agli ottavi ottenuto dal sorprendente Paraguay. Entra al 15° della ripresa con la sua squadra sotto di un goal e con la speranza di qualificazione assolutamente remota; segna al 20° il pari e al 40° il goal sicurezza dopo che Campos aveva siglato l'insperato vantaggio. Ha 22 anni e se si comporta in questo modo all'esordio...lascia davvero ben sperare. Non è il solito luogo comune definirlo...il salvatore della patria.

RONALDO (Brasile): E' un omaggio meritato per un campione che va ritrovandosi partita dopo partita. Appare funambolico nelle sue ubriacanti serpentine, le sue finte di corpo tornano prepotentemente di moda, segna con scioltezza e regolarità ad ogni incontro...c'è davvero tanto di lui in questo Brasile che segna, vince, stravince e si candida autorevolmente alla vittoria finale...

NAKATA (Giappone): Segna, diverte e regala con il suo prezioso contributo la storica prima qualificazione della storia del Giappikne agli ottavi di un mondiale. Come per Mendieta, il suo mondiale resta la più limpida dimostrazione del suo reale valore...per quanti si fossero dimenticati delle sue trionfali stagioni trascorse a Perugia e, soprattutto a Roma...


18/6/2002

worse of terza giornata

SUKUR (Turchia): Crea inutili polemiche con i compagni, li accusa di pensare a se stessi, sbraita e si lamenta ma poi è inguardabile nella facile vittoria con la Cina. Sembrerebbe la vera nota stonata di questa brillante Turchia e non si capisce davvero in nome di quali credenziali il presuntuoso Hakan debba sempre trovare posto in squadra. Giriamo curiosi la domanda a Gunes.

JOAO PINTO (Portogallo): Se il Portogallo lascia il mondiale con tanto anticipo la responsabilità è anche la sua; si abbandona ad un fallo assurdo, cattivo e stupido che costringe l'arbitro Sanchez ad estrarre l'inevitabile "rosso" spedendolo dritto negli spogliatoi. Non contento il "folle" Joao tenta di aggredire il giudice di gara aggravando ulteriormente la sua posizione...già particolarmente ed immotivatamente grave.

MBOMA (Camerun): Ci si aspettava di più dal suo mondiale e il "fondo" è statop toccato nella decisiva sfida con i tedeschi...una sfida in cui erano appunto gli uomini chiave a dover emergere. Non è stato così per Patrick che conosciamo come determinante...ficcante...talvolta travolgente. Non siamo abituati a raccontare sue prestazioni così scialbe ed insignificanti. 


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