1/6/2002

diario mondiale

di Francesco Bianco

Chi si aspettava che la Germania segnasse 8 gol all' Arabia Saudita? Non che gli arabi fossero favoriti; delle loro ultime apparizioni mondiali si ricorda con piacere la sola grande fuga di Owairan, contro il Belgio, a USA '94: una rete entrata nella storia come una delle più belle dell' intera storia della competizione. E' difficile giudicare i tedeschi dopo il match di oggi: troppa differenza di caratura, di approccio alla partita, di forza fisica, tattica e tecnica. Certo è che la nazionale di Rudi Voeller, giunta al Mondiale accompagnata dallo scetticismo di un' intero popolo (e non solo), parte col piede giusto. 8 gol, quanto meno, restituiranno al girone una Germania galvanizzata e convinta dei propri mezzi. Ciò che ha colpito, pur considerando lo scarso livello avversario, è stata la capacità di concretizzare le azioni e lo strapotere aereo (5 gol di testa, 3 di Klose, 1 di Ballack e 1 di Linke): con Bierhoff e Klose soprattutto, più che con Jancker (alto ma non fortissimo di testa e secondo me non convincente in generale), Voeller può godere due terminali ideali per finalizzare i cross dei laterali. L' Arabia, in definitiva, non sarà il Brasile: ma è meglio esordire segnandole 8 reti che perdere 0 - 1 col Senegal.
Intanto hanno giocato anche Danimarca e Paraguay. Hanno vinto i danesi, più uniti e compatti, capaci di sciorinare il loro tipico gioco limpido e lineare, semplice ed encomiabile per la sua efficacia. Non avranno grandissime individualità; nessuno, per intenderci, ha un sinistro come quello di Recoba, ma le trame offensive degli scandinavi sono tutt' altro che sterili. Tomasson ha segnato una bella doppietta (è vice capocannoniere dietro a Klose) e con Sand (capocannoniere delle qualificazioni) forma una interessante coppia d' attacco. L' Uruguay si affida ai singoli, vale a dire a Recoba: l' unico che può tentare di combinare qualcosa in attacco. Il gol del parziale pareggio, segnato da Rodriguez, è una perla di rara bellezza, ma non è figlio di uno schema ripetibile. Quelli della Danimarca (soprattutto il primo, nato da una esemplare combinazione Groenkjaer-Tomasson) sì.
La giornata, prima della vittoria di danesi e tedeschi, era stata aperta dal pareggio fra il Camerun e L' Eire. I leoni indomabili mi sono piaciuti molto nel primo tempo, quando hanno fatto valere un tasso tecnico sicuramente maggiore. La freschezza di Eto'o e l' esperienza di M'Boma hanno fatto il resto, confezionando il vantaggio. Gli irlandesi sono stati bravi a venire fuori nella ripresa, pareggiare e provare a passare in vantaggio durante il calo degli africani. Attenzione a Eto'o, altro giovane più che promettente (come Diouf).
Fa un certo effetto vedere le partite con un pubblico orientale: una clac richiamata per fare colore e rumore in una rassegna che rischierebbe di essere un po' asettica. Pochi tifosi veri in Danimarca - Uruguay. Era così anche negli USA? Non ricordo, non mi pare. Il rischio è quello che il Mundial conquisti veramente il globo ma si allontani dalle zone che più hanno a che fare con esso. Quelle dove è nato e dove continuano a nascere i tifosi più accesi. Non critichiamo nessuno. Invitiamo solo alla riflessione.

Irlanda - Camerun 1 - 1 [Mboma, Holland]
Uruguay - Danimarca 1 - 2 [Tomasson, Rodriguez, Tomasson]
Germania - Arabia Saudita 8 - 0 [Klose, Klose, Ballack, Jancker, Klose, Linke, Bierhoff, Schneider]


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