15/6/2002

diario mondiale

di Francesco Bianco

In un certo senso, la sorpresa dei mondiali può diventare anche la Germania. Lo scetticismo che l' ha accompagnata al suo arrivo in Giappone consente di stupirsi di qualunque risultato essa ottenga. Adesso i tedeschi sono ai quarti di finale.
Stavolta il bombe Klose è rimasto a secco. A bruciare Chilavert è stato Oliver Neuville, di madrelingua italiana, già protagonista in Champions League con il Bayer Leverkusen. Ha freddato la difesa paraguagia quasi allo scadere con un destro potentissimo. Lo ha fatto proprio allo scadere, quando la partita (una delle più brutte e noiose del mondiale) si stava avviando ai tempi supplementari. Un golden gol non di nome, ma di fatto. Ancora una volta il Paraguay si ferma agli ottavi, ancora una volta dopo una partita equilibrata e spezzata da un gol improvviso. Quattro anni fa, in Francia, il giustiziere era stato Blanc, su assist di Piresse.
Si chiude l' avventura sudamericana di Cesare Maldini, che può rimproverarsi di aver lasciato fuori dalla mischia per quasi tutta la partita Cuevas, autore di una doppietta contro la Slovenia. Si spegne, molto probabilmente, il sogno di Chilavert di segnare un gol al mondiale. Non riusciamo a immaginarcelo, ancora più fiacco e trabordante, fra quattro anni, in Germania. Non vogliamo neppure ipotizzare una simile assurdità.
All' Inghilterra basta un tempo e la Danimarca è già fuori. Molto della loro eliminazione, i danesi, la debbono alle incertezze di Soerensen (sul primo e sul terzo gol), stasera davvero negativo. Anche il raddoppio inglese, segnato da Owen, è figlio di un errore difensivo. La vittoria, rapida e facile, ha consentito a Eriksson di gestire al meglio le energie della squadra (per esempio, cambiando all' inizio della ripresa Owen con Fowler). Beckam non è stato irresistibile, ma ha fatto il suo. L' assist per il 3 - 0 di Heskey, ad esempio.
Si fantastica già di un Brasile - Inghilterra, quarto di finale di fuoco. L' ipotesi è più che probabile, Belgio permettendo. Sarebbe una gara affascinante, senza dubbio.
Ci si continua a preoccupare della Corea. In Italia le mezze misure non sono gradite: o fenomeni, o mezze cartucce. Questo vale tanto per i nostri (fenomeni dopo l' Ecuador, scarsi dopo la Croazia e dopo il primo tempo col Messico, di nuovo mezzi fenomeni dopo il pareggio di Del Piero) e per gli altri. La verità è che la Corea è abbordabile, ma occorrerà giocare bene. La velocità dei coreani è un' arma contro cui Trapattoni dovrà prendere le sue contromisure. Degli arbitri meglio non dire e non preoccuparsi, se si vuole ottenere i risultati migliori.
Attenzione, in caso di vittoria, ad esaltarsi: avremmo abbattuto un ostacolo, ma ne resterebbero di ancora più duri; la Nazionale, inoltre, ha problemi che non è dato risolvere in cinque giorni. I limiti tecnici del centrocampo, la cattiva condizione di Maldini e quella ancora dubbia di Nesta sono handicap con cui dobbiamo convivere. Contro la Corea, intanto, non ci sarà neppure Cannavaro.
Consola, l' ho già detto, verificare l' ampia gamma di soluzioni che offre il reparto avanzato. Un ariete (Vieri), un vice ariete che gioca anche come laterale sinistro (Delvecchio), un centravanti di movimento che scatta sul filo del fuorigioco (Inzaghi), un irresistibile furetto d' area di rigore (Montella, buono sia come punta centrale che accanto a Vieri o chi per lui), una seconda punta di talento (Del Piero), due trequartisti (Totti e Doni).

Germania - Paraguay 1 - 0 [Neuville]

Inghilterra - Danimarca 3 - 0 [Ferdinand, Owen, Heskey]


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