16/6/2002 |
diario
mondiale |
di
Francesco Bianco
La partita più bella di Italia 90 fu Inghilterra - Camerun. Finì (mi pare) 4 - 3, ma la forza fisica e atletica dei leoni indomabili mise a dura prova gli inglesi. Gary Lineker, centravanti britannico, perse sei chili.
Mai, prima di allora, una squadra africana aveva superato gli ottavi di finale della coppa del mondo; mai più c' era riuscita. Nel 1994 e nel 1998 toccò ai nigeriani sfiorare l' impresa: negli USA i loro sogni (dopo il vantaggio di Yekini) si infransero di fronte alla divina ispirazione di Baggio; in Francia fu la Danimarca di Laudrup a eliminarli, con la sua concretezza tutta nordeuropea.
Quest' anno il Senegal ce l' ha fatta; mentre tutti aspettavano il Camerun (campione d' Africa e olimpico) o la Nigeria (inserita però nel gruppo della morte, con Argentina, Inghilterra e Svezia), è prepotentemente emerso il Senegal: una squadra di calciatori del campionato francese, allenati da un francese (Metzu) la cui chioma, ormai, è fra i simboli di questo mondiale.
Colpisce, nell' exploit del Senegal, il fatto che abbia affrontato avversarie di tutto rispetto: la Francia campione del mondo, i sudamericani dell' Uruguay, i concreti e forti Danesi (vincitori del girone A), la Svezia (prima nel suddetto gruppo della morte). Gli africani non hanno mai avuto paura; semmai, hanno acquisito sicurezza e fiducia nei propri mezzi strada facendo; non hanno mai perso, né mai hanno dato l' impressione di stare per cedere. Nella vittoria contro la Francia hanno dimostrato entusiasmo e freschezza; nel pareggio contro la Danimarca hanno messo in campo forza fisica e astuzia; contro l' Uruguay hanno denunciato i limiti di esperienza; oggi, contro gli svedesi, hanno saputo non mollare mai.
Avevano due assenze importanti, i senegalesi: Diao e Fadiga. Diouf si è dimostrato ancora il giocatore di maggior talento, ma non è più il faro nella notte, come contro la Francia; accanto a lui abbiamo imparato a riconoscere individualità altrettanto valide; Bouba Djop, Cisse, Fadiga, Camara sono ormai pilastri della squadra rivelazione di questo mondiale.
Oggi è toccato a Camara segnare le due reti che hanno piegato la Svezia. La seconda, ai supplementari, è il primo golden gol del mundial; il secondo, nel massimo torneo planetario, dopo quello di Blanc contro il Paraguay, quattro anni fa.
La Svezia ha fatto il suo e può tornare in patria soddisfatta: è uscita indenne, addirittura prima, dal girone più difficile; ha saputo far fronte alle cattive condizioni del suo uomo più rappresentativo, Ljungberg; ha perso contro il Senegal solo ai supplementari, sfiorando (con Svensson) il golden gol qualche minuto prima della seconda rete di Camara. Sfortuna, dunque: la sensazione è che gli svedesi, superato lo scoglio senegalese, avrebbero anche potuto arrivare lontano, eguagliando il bel torneo disputato negli USA (arrivarono terzi).
L' epidemia che sta decimando le "grandi" ha quasi colpito la Spagna. La salva Mendieta, con un rigore tirato male e quasi parato da Given. Quasi. Casillas oggi di rigori ne ha parati molti: è lui, insieme al basco della Lazio, l' eroe della serata.
Che rammarico per l' Eire! Ha tenuto onorevolmente il campo per centoventi minuti contro una delle squadre più forti, un po' supponente e poco cinica nella gestione del vantaggio di Morientes. Agli irlandesi sono fatali i rigori: ne sbagliano uno durante la partita, troppi durante la "lotteria" finale. La colpa dei verdi d' Irlanda è stata quella di non affondare il colpo ai supplementari; giocavano contro una Spagna stanca, senza le punte titolari, con Albelda infortunato e non più sostituibile. Ci hanno provato, i ragazzi di Mc Carthy: Keane e Duff sono strati leoncini indomabili, Quinn ariete solido e intelligente. Ma non è bastato.
Ai quarti va la Spagna. Giocherà contro la vincente fra Corea e Italia; potrebbe essere, in caso di nostra vittoria, la rivincita di USA 94. Di quella accesissima partita ricordo le prodezze dei Baggio (Dinoe Roberto), ma soprattutto la terribile gomitata di Tassotti a Luis Enrique. Nel caso passassimo il turno, speriamo bene.
Svezia
- Senegal 1 - 2 [Larsson, Camara, Camara]
Spagna
- Eire 3 - 2 [Morientes, Keane]
indice
della rubrica | prima
pagina
|