6/6/2002

perla d' oriente

QUEL TETTO CHE SCOTTA

219 metri per 229...53.000 metri quadrati...8.300 tonnellate di campo, 120 metri x 85 di un vellutato manto erboso "mobile" grazie all'ausilio di 34 ruote( 5 ore per completarne lo spostamento), 42.585 posti a sedere, 537 milioni di euro la spesa. E' il più grande edificio coperto esistente in Giappone...il Sapporo Dome, il "mouse", la "coccinella", l'"astronave". Se ne è parlato tanto, forse troppo, nei giorni dell'esordio azzurro ai campionati mondiali e spesso anche a sproposito... Si è scritto che questo impianto faceva paura...mancava l'aria...c'era troppo umidità che risaliva dal manto erboso... un vero pugno in un occhio... quasi a definire emeriti brocchi le centinaia di "cervelloni" che a questa struttura hanno dedicato gran parte dei loro ultimi 1500 giorni. Ma chi scrive certe cose mette davvero in moto il cervello...
Non c'è luce che non possa essere potenziata, nè aria che non possa essere ulteriormente alimentata tanto che "the day after" i commenti del clan azzurro sono stati tutti molto positivi...e non solo perchè si era vinto...
Noi, forse eccedendo, abbiamo voluto dedicare a questo avveniristico impianto la rubrica... Indipendentemente dai piccoli problemi che si potranno riscontrare, il Sapporo Dome rappresenta una perla...la perla del futuro...quando, probabilmente lo racconteranno i nostri figli, uno scudetto non sarà più assegnato in base ad un nubifragio, una partita di pallone non rappresenterà più una goffa variante all'hohey su ghiaccio e i governi del calcio sanciranno condizioni di gioco identiche per tutti...Ed è inutile stare lì a pensarci...Inutili malinconie sull'eliminazione dal calcio anche delle variabili atmosferiche...un'eccesso di progresso che fra qualche anno non ci farà più sobbalzare. "Panta rei"...Tutto scorre, passa...rotola via... esattamente come una perla... 


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