12/6/2002

perla d' oriente

KEANE: QUANTE FRECCE AL SUO ARCO?

Sono passati pochi minuti dall' inizio di Eire - Arabia Saudita; gli irlandesi si giocano il passaggio agli ottavi di finale. Un cross alto dalla fascia destra piove in area saudita: Keane si gira senza pensarci due volte, colpisce potente e il pallone fa il suo dovere, piegando le mani e la volontā del portiere arabo. Un grande gol, una perla di coordinazione e coraggio. Immaginando i fischi e le feroci critiche dei nostri media, in caso di errore, quanti italiani ci avrebbero provato? La mezza girata di Keane č il biglietto per la qualificazione mondiale.
Lo capisce bene, l' attaccante irlandese, e vuole festeggiare. Vuole farlo a suo modo: scagliando una freccia immaginaria contro la telecamera che lo inquadra. I compagni lo sommergono, gli impediscono i gesti, lo oscurano per festeggiare con lui. Keane deve prodursi in un ardito dribbling, in una azione personale insistita e per nulla semplice. Alla fine, vince lui: la freccia č scoccata, il bersaglio č colpito.
Ne avevamo viste tante: aeroplani, treni, danze pių o meno sudamericane, cani che pisciano, salti mortali, magliette celebrative o satiriche. Anche le armi, con la mitragliatrice di Batistuta, avevano fatto ingresso nell' esultanza per un gol segnato.
Da oggi, grazie a Robbie Keane, chissā qaunte frecce si vedranno scagliare sui campetti di periferia.
Chissā quante ne ha ancora Robbie, da scagliare, in questo mondiale...


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