24/6/2002 |
perla d'
oriente |
LE
CAMICIE DI CAMACHO
Ci
siamo abituati a vederlo e un po' ci mancherà anche
lui: grasso, coi capelli nerissimi (che ci ricordano
quelli dell' arbitro Moreno), agitato in panchina come
il nostro Trap. Chi? Naturalmente Camacho, ct delle
furie rosse di Spagna.
Ci ha colpito, al di là della competenza tecnica o del
folklore dei movimenti, per l' ammirevole ostinazione
con cui si è offerto alle telecamere in camicia blu. Le
ormai famose camicie di Camacho, regolarmente
"pezzate" di sudore sotto le ascelle.
Non ce lo scorderemo facilmente, quando ha alzato le
braccia per un fuorigioco inesistente dei suoi
giocatori; per festeggiare un gol fatto o rammaricarsi
per un' occasione sprecata. A ogni occasione le sapienti
regie orientale "pizzicavano" il suo sudore,
il segno visibile della partecipazione alla partita.
E bravo Camacho. Se la sua nazionale, fermandosi ai
quarti, non è riuscita a entrare nella storia del
calcio spagnolo (né tanto meno in quella del calcio
mondiale), lui un posticino nella memoria se lo è
guadagnato. Per la forzata e sofferta eleganza, per
quelle stimmate circolari, per la simpatica pinguedine
che le produce...
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