28/6/2002

speciale

BRAVA GERMANIA

di Livio D' Alessandro

Mi chiedo perché ci si stupisca tanto che la Germania abbia raggiunto 
la finale del campionato mondiale. Tutti la criticano, tutti si annoiano a guardarla, tutti si meravigliano; i media parlano di vittorie striminzite, talvolta immeritate, di scarsa fantasia.
Mi permetto di avere una prospettiva diversa. La Germania ha la miglior 
difesa del torneo (un gol subito, per giunta nei minuti di recupero), 
il miglior portiere del torneo, il miglior centrocampista del torneo, il secondo miglior bomber del torneo. È la squadra che ha ottenuto il 
risultato piú netto del torneo, addirittura il secondo o il terzo piú netto nella storia dei mondiali. Si è inoltre liberata con un limpido 
due a zero dei campioni d´Africa del Camerun. La considerazione che 
abbia vinto tre partite per uno a zero contro squadre non blasonate 
lascia il tempo che trova, visto che proprio contro questo genere 
di "squadrette" si sono infranti i sogni di Francia e Italia. In ultimo, ma cronologicamente all´inizio, la Germania é stata l´unica nazione a presentare due formazioni nelle due finali delle coppe europee.
Non c´è quindi un solo motivo per cui i ragazzi di Völler non meriterebbero di trovarsi a Yokohama, domenica prossima. Sia perché non vedo una squadra che lo abbia meritato di piú (forse il Brasile, e 
infatti ci sará), sia perché possiede tutte le caratteristiche che 
servono: una buona organizzazione tattica, un grande spirito di gruppo, 
un eccellente commissario tecnico e una notevole dose di talento. Non 
penso infatti che, in proporzione, la classe di Veron, di Totti, di 
Owen, di Raul, di Zidane, di Ronaldo sia superiore a quella di Kahn. Un 
ipotetico premio di miglior giocatore del mondo senza distinzione di 
ruoli, oggi, lo darei al portiere del Bayern. In piú la Germania possiede il talento di Ballack, anche lui stremato da una lunghissima stagione ad alto livello, anche lui in condizioni fisiche precarie, ma (al contrario di Totti e Veron, ad esempio) efficacissimo con cinque assist e tre reti di cui le ultime due decisive. Peccato davvero che non possa disputare la finalissima, vittima di una giusta ammonizione ma (a mio avviso) anche di un regolamento da rivedere. 
Certo, in senso assoluto, non sará una squadra travolgente; non sará 
l´Olanda di Cruijff o il Brasile di Garrincha e Pelé. Ma in questo calcio mediocre, che offre mondiali cosí mediocri, viva la Germania di Rudi!


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