11/7/2002 |
c' è posta per noi |
Voeller: un grande o...
Quindi per te Rudi Voeller sarebbe un "tecnico
eccellente"?
Io me lo ricordo eccellente uomo d'area. Come tecnico non è che
in passato abbia dato prova di illuminanti intuizioni tecniche, nè
credo abbia mai conseguito risultati prestigiosi in una qualsiasi
competizione nazionale e non. Il buon Rudi è stato messo su
quella panchina "a tempo", quando più nessuno credeva
alla qualificazione tedesca al mondiale, gli è stata affidata una
squadra che non poteva navigare in acque più basse con la
speranza che un uomo come lui, ex professionista da poco, potesse
portare la calma e la serenità necessarie per affrontare quello
che era considerato un po'da tutti un periodo di transizione del
calcio tedesco. Ad un altro sarebbe toccato il vero e proprio
rilancio, non a lui. Certo, mi dirai, è arrivato a giocarsi la
finale del mondiale. E' vero, ma la squadra che aveva tra le mani
era la Germania e non il Buthan; la Germania, la squadra che in
quest'anno (unica in Europa) ha portato due squadre in finale in
entrambe le manifestazioni internazionali, il che, tradotto, vuol
dire che è stata la nazione che ha messo in mostra il miglior
calcio.
E allora Bruce Arena cos'è? Un mago? E Hiddink? E Metsu? Tutti
geni? Il "materiale" umano a loro disposizione era
sicuramente inferiore, per
caratura tecnica e disciplina tattica, a quello di molte squadre
presenti al
mondiale, non ultima la Germania.
Ad Oliver Kahn è stato assegnato il premio come miglior giocatore
del
torneo. Oliver Kahn è un portiere, ed è soprattutto grazie a lui
che la
Germania si è giocata la coppa a Yokohama.
Io ricordo una Germania ridicolizzata dal calcio spumeggiante
degli States,
chiusa in difesa per ottanta minuti, in gol con l'unico tiro in
porta (oltre a un palo) e per di più con un colpo di testa, forte
della sua superiore statura fisica.
E che dire degli scatenati ridolini coreani, anche loro trafitti a
freddo su una delle rare iniziative offensive tedesche e anche
loro andatisi a
schiantare contro il muro eretto da Kahn.
No, non penso che la Germania abbia espresso un buon calcio, nè
credo che
Rudi Voeller vada ricoperto di incenso per quel che ha ottenuto.
Se la Germania (contro tutti i pronostici e tra lo scetticismo
generale) quest'anno è la seconda potenza calcistica del mondo,
lo deve ancora una volta a quello che è stato e sempre srà il
suo tratto distintivo: ilcarattere.
Dominus
Mi sento sinceramente di perdere un po´il mio tempo (ma forse era proprio questa l´intenzione del mio contestatore) a rispondere ad una lettera cosí superficiale di un colui che assai superficialmente ha letto il mio articolo su pallainrete. Innanzitutto: Völler è un commissario tecnico eccellente. È un dato di fatto. Chiunque lavori due anni con una squadra nazionale come ct e ottenga come risultato del lavoro una finale mondiale, puó essere considerato un eccellente ct. Non so se sia un allenatore eccellente né ho mai scritto che lo ritengo tale visto che non ha mai allenato una squadra di club. Secondo poi, mi scrive Dominus, il buon Rudi è stato messo su quella panchina "a tempo", quando più nessuno credeva alla qualificazione tedesca al mondiale, gli è stata affidata una squadra che non poteva navigare in acque più basse con la speranza che un uomo come lui, ex professionista da poco, potesse portare la calma e la serenità necessarie per affrontare quello che era considerato un po'da tutti un periodo di transizione del calcio tedesco. Ad un altro sarebbe toccato il vero e proprio rilancio, non a lui.
Non capisco: tutto ció non fa che rafforzare la mia tesi secondo la quale non ha deluso le attese di chi gli ha affidato l´incarico e della gente. Lo considero un suo merito visto anche che commissari tecnici di altre nazionali hanno deluso le attese, eccome.
Altro punto su cui il mio contestatore si dibatte con superficialitá: il paragone con gli altri ct. In nessun articolo io ho mai scritto che il signor Hiddink, il signor Arena, il signor Metsu non siano da elogiare. Sono stati anch´essi bravissimi. Se il mio articolo fosse stato sulla Corea, sugli Usa o sul Senegal avrei lodato anche loro. Io peró vivo in Germania e mi limito a riportare ció che pensa la gente qui, dove le sensazioni riesco a toccarle con mano. È inutile che mi avventuri in analisi su come i senegalesi abbiano accolto la loro squadra al ritorno in patria. Non renderebbe l´idea, sarebbe superficiale, almeno quanto la lettera di Dominus. L´ultimo punto su cui vorrei dibattere: Dominus sostiene che la Germania avesse sulla carta qualitá tecniche superiori alle squadre allenate dai tre mister sopra citati. Siamo d´accordissimo. E infatti ha rispettato questa superioritá arrivando davanti a tutte loro. Sta di fatto che alcune nazionali che a loro volta sulla carta erano piú forti della Germania sono uscite miseramente al primo turno (Argentina, Francia, Portogallo), agli ottavi (Italia), ai quarti (Spagna). E allora, se Völler non è stato eccellente, in coerenza con quello che dice Dominus, Bielsa e Lemerre, Oliveira e Trapattoni e Camacho dovrebbero essere giá stati cacciati. Rudi Völler, in conclusione, non è che sia Gandhi o Guevara o chissá che eroe dei popoli; è un signore di quarantadue anni che fa il suo lavoro con discrezione, simpatia e grande efficacia nello stesso tempo. Nel calcio di oggi, che sempre piú spesso ci propone isteria degli allenatori, pugni alle panchine, calci, riti propiziatori a bordo campo, nel calcio delle primedonne e dei silenzi stampa, Rudi Völler (e si fidi Dominus di chi stando in Germania lo vive quotidianamente) è l´allenatore della nazionale e nello stesso tempo il signore della porta accanto. Sempre gentile e disponibile, arrabbiato il giusto quando serve ma sportivissimo ad accettare ogni tipo di risultato. Inoltre abile nel mestiere, è innegabile. Perché la nazionale che ha preso in mano Völler nel duemila
( come dice Dominus stesso in una delle sue tante contraddizioni)
era a pezzi, frantumata da un umiliante europeo. Insomma, avrá o non avrá qualche merito se da quelle macerie ha raggiunto la finale mondiale?
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