SILENZIO D' ORO

Da un po' di tempo a questa parte, negli stadi italiani, vigeva la consuetudine di trasformare il minuto di silenzio (in occasione di gravi lutti) prima di una partita in un lungo applauso, rumoroso omaggio alla persona o alle persone da ricordare nella circostanza. In totale buona fede, dobbiamo credere, i tifosi violavano la sacralità che in altri paesi (primo fra tutti l' Inghilterra) veniva solennemente rispettata.
Così non è stato, in più di un caso, domenica scorsa. Il terremoto, la voce più profonda e terribile della Terra, ha richiamato tutti al dovere di star zitti, di tacere in memoria della vittime innocenti di un disastro. Gli stadi hanno taciuto e per un minuto, irreal, di silenzio assoluto, qualcuno ha potuto riflettere e pregare.
Benfatto, tifosi d' Italia. Che sia l' inizio di una nuova stagione di educazione, buon senso, rispetto per chi non ' è più e per chi c' è ancora.