BRIVIDO CADETTO
E' partito, con due giornate di ritardo, anche
il campionato cadetto, senza dubbio il più incerto ed emozionante degli ultimi
anni. Pur privato dell'ormai ex Fiorentina, il torneo annovera quest'anno un
numero di squadre blasonate difficilmente rintracciabile in altre circostanze.
Verona, Venezia, Vicenza, Sampdoria, Lecce, Genoa, Napoli, Cagliari, Bari,
Salernitana, Palermo... l'inflazionata definizione di A2 non è poi del tutto
sbagliata... E tuttavia, già in partenza, non sono mancate le sorprese con le
più modeste Ancona, Livorno, Siena, Ternana, Catania e Cosenza vittoriose su
alcune delle potenziali, blasonate compagini tritatutto quali Palermo, Verona,
Messina, Salernitana, Genoa e Vicenza. Un vero sonoro "ceffone" al
calcio-filosofia che partendo dal "profeta" Zeman si è via via manifestato negli
accorgimenti tattici dei "discepoli" Delio Rossi (Lecce) e Glerean (Palermo).
Niente di drammatico, per carità, anche se la netta sconfitta del Palermo avrà
strascichi sulla conduzione tecnica dei rosanero siciliani, ma appare fin da
subito evidente che il torneo non è affatto scontato come è accaduto nell'ultima
edizione.
Iniziano nel migliore dei modi Sampdoria e Bari impegnate rispettivamente con
Lecce ed Ascoli, un inizio deciso e vibrante contro due squadre insidiose ed
ambiziose; e bella partita anche fra le due ultra-nobili decadute Cagliari e
Napoli, un 2-2 che lascia entrambe le tifoserie speranzose per il proseguio del
campionato così come molto bene ha fatto il Venezia corsaro a Trieste...un
terreno storicamente ostico a molte squadre. Ma fare pronostici dopo appena
novanta minuti appare quanto mai azzardato... Ci piace invece sottolineare come
rimanga straordinariamente perpetua la familiarità con il goal per i soliti Ganz,
passato all'Ancona, Maniero, che ha attraversato l'Italia intera da Venezia a
Palermo, Borgobello, riferimento assoluto della Ternana di Beretta e Protti,
baluardo della matricola Livorno. Così come reputiamo interessante sottolineare
l'avanzata decisa di nuovi giovani promettenti, primo fra tutti il ventunenne
sampdoriano Gasbarroni, due goal, assist e giocate di fino degne del vivaio di
provenienza (Juventus). E' un buon auspicio per la sontuosa Sampdoria di
Novellino...ma lo è anche per il calcio italiano che deve avere più
considerazione per il "prodotto" interno facendo meno follie per la carissima e
non sempre all'altezza "merce" estera...