L' ITALIA DEL TIFO SI STRINGE AL MOLISE
Era già accaduto poco più di un anno fa, quando
il terribile attentato negli Usa aveva trovato solidarietà unanime nelle curve
degli stadi italiani; la tragedia dei bambini molisani, periti nel terremoto
dello scorso giovedì, non poteva non trovare la stessa enfasi negli striscioni
che hanno campeggiato in ogni settore di ogni stadio d'Italia. I più toccanti
sono stati confezionati dai tifosi Juventini a Modena, da quelli atalantini
nella Nord di Bergamo e dai sostenitori della Roma all'Olimpico: "CHE DIO VI
BENEDICA PICCOLI ANGELI", "CIAO BIMBI SALUTATECI LE STELLE", "LA TERRA TREMA LE
ANIME PURE NO". Non si può parlare di primato di uno striscione sull'altro ma
teniamo a sottolineare come gli spesso demonizzati fans romanisti si siano resi
protagonisti di un atteggiamento solidale particolare, senza precedenti: " LE
VOSTRE LACRIME... UN BUCO PROFONDO NEL CUORE DI TUTTI...SOLIDARIETA' ALLE
FAMIGLIE DEL MOLISE", "ADDIO PICCOLE STELLE", "UNITI NEL DOLORE PER LE VITTIME
DEL MOLISE", "ROMA PIANGE LE VITTIME DI SAN GIULIANO", "CORDOGLIO PER LE VITTIME
DI SAN GIULIANO", "VENTISEI BAMBINI DA NON DIMENTICARE", "VENTISEI ANIME
INNOCENTI UCCISE DA UNA TRISTE REALTA'". Striscioni da ogni dove, da ogni angolo
di curve e tribune, niente inno, niente "olè" alla lettura delle formazioni,
niente enfasi, silenzio agghiacciante per dieci lunghissimi minuti...encomiabili...oltre
ogni legittima manifestazione di cordoglio. Come quella dei milanisti "UNITI NEL
DOLORE PER LE VITTIME DEL MOLISE", dei cugini interisti a Como "31/10 ORE 11,32,
UNITI NEL DOLORE"... ma un pò di tutta l'Italia ultras, in una giornata che Rita
Sala, sulle colonne del Messaggero, ha definito la domenica degli "estremisti di
bontà".
Sul piano organizzativo, al di là delle applauditissime manifestazioni di
solidarietà, vale la pena sottolineare lo striscione anti pay-tv esposto a Parma
nel posticipo con il Chievo "TV DI QUESTI ORARI NON NE POSSSIAMO PIU'",
l'invasione nerazzurra nella vicinissima Como, le nutrite presenze di juventini
a Modena e laziali ad Empoli (entrambe stimabili attorno alle cinque-seimila
unità), la buona rappresentanza di reggini a Milano, i sufficienti apporti di
bresciani a Torino, clivensi a Parma e piacentini a Bergamo e i troppo pochi
sostenitori al seguito di Perugia e Bologna nelle trasferte di Roma e Udine.