EMPOLI RIPUDIA LA GUERRA...BERGAMO LA FA

Hanno scelto la vetrina più eclatante, la gara interna con la capolista Inter, per rafforzare la loro posizione nei confronti della guerra. E lo hanno fatto con due striscioni espliciti di cui uno anche velatamente dialettale:"EMPOLI RIPUDIA LA GUERRA" e "QUELLI CHE LA PACE GLI GARBA PARECCHIO"...una posizione perentoria sposata all'unanimità di fronte agli "invasori" interisti presentatisi in massa anche al Castellani...una costante per i sostenitori nerazzurri che si sono stretti attorno alla squadra con i soliti stendardi "DRITTI ALLA META","FINO ALLA FINE" e "INTER ETERNO AMORE"... certi che questa sarà la loro annata. E che anche stavolta hanno chiuso la loro giornata di gloria all'urlo di battaglia: "TUTTI A CASA DAI...TUTTI A CASA DAI" sulle note del celeberrimo "NON MOLLARE MAI".
In evidente controtendenza l'amara serata bergamasca carica di delusione da parte degli ormai spazientiti supporters nerazzurri che, di fronte all'ennesima cocente sconfitta, hanno sfogato nel peggiore dei modi la loro rabbia. Avvisaglie ben chiare anche prima della fine dell'incontro con quel coro sordo piovuto dalle gradinate: "A MEZZANOTTE USCITE A MEZZANOTTE... A MEZZANOTTE" non certo rivolto al nutrito gruppo di tifosi modenesi giunti nella città orobica per godersi l'ennesima gara spavalda dei propri beniamini. Clima teso attorno allo stadio e soprattutto nei pressi del cancello d'uscita utilizzato dai giocatori, ripetutamente "maltrattato" dagli ultrà locali. Ancora una nota di merito per la Sud romanista che non ha dimenticato di sottolineare la propria stima nei confronti dello sfortunato Signorini: "ADDIO GIANLUCA SIGNORINI", "ONORE A SIGNORINI ESEMPIO DI CORAGGIO". Tifo caldo e compatto soprattutto ad inizio partita e inevitabile una divagazione sul caso Cassano con il perentorio coro "A LAVORARE, ANTONIO VAI A LAVORARE, A LAVORARE", esplicita richiesta di rigore assoluto nei confronti degli strapagati professionisti protagonisti.
Ancora straordinaria la partecipazione in trasferta della tifoseria bresciana, compatta e numerosissima anche nella fredda serata infrasettimanale del Tardini; gran tifo e applausi per la coriacea formazione di Mazzone che, seppur sconfitta, ha giocato molto bene.
Spavaldi e sodisfatti i non pochi tifosi laziali che si sono sobbarcati la trasferta più lunga della giornata in un catino ostile come il "Granillo" dove, comunque, hanno potuto issare, ben in evidenza, uno stendardo azzeccatissimo: "E' NA MALATTIA".
Come da pronostico Piacenza ribolliva di tifosi Juventini...ma l'Emilia, si sa, è storicamente un feudo bianconero. Non numerosissimi ma comunque presenti i bolognesi a Torino, gli udinesi a Milano e i comaschi a Roma...ma per tutte e tre le tifoserie il ritorno a casa è stato mesto...alla prossima.