SORPRESE E CONFERME

Torna il week-end calcistico, tornano i sussulti dimenticati, torna l'italica voglia di pane e pallone. Si ricomincia, però, con una nuova consapevolezza: il calcio non è più onnipotente, immortale, sopra tutto e tutti. L'estate "ballerina" in materia di politica "pallonara" ci ha reso consapevoli della debacle economica dell'ex impero...dell'ex mondo fatato che mai come oggi necessita invece di accortezza e lungimiranza.
E pur tuttavia fra rinvii e commoventi "bandiere" ammainate, lo show è cominciato regalandoci, come spesso avviene, sorprese e conferme.
In pochi avrebbero scommesso sul contemporaneo zero in classifica delle due squadre della Capitale, non certo protagoniste positive del mercato ma tuttavia competitive e attrezzate per far punti con Bologna e Chievo Verona; in pochi avrebbero scommesso sulle arzille prove esterne di Empoli e Piacenza che lasciano subito intendere le serie intenzioni dei bravi Baldini e Agostinelli, gente che ha fatto della "cadetteria" la vera palestra per il grande salto. Allo stesso tempo, in molti avrebbero scommesso sul contemporaneo successo delle tre grandi pretendenti al titolo, Juventus, Milan ed Inter, non foss'altro per la nonchalanche con cui hanno agito nel recente calciomercato. Vero è che Atalanta, Modena e Torino, con tutto il rispetto, non possono ritenersi test altamente attendibili, ma la nettezza dei risultati, almeno di Juve e Milan, hanno destato grande serenità fra le ardite schiere dei loro fans.
Al di là delle premature recriminazioni isteriche del presidente Sensi, che ha addirittura minacciato di ritirare la squadra di fronte a simili torti arbitrali (sic!), la Roma di Bologna ha soltanto avuto la velata colpa di non aver cercato, con la rabbia necessaria, la rete della sicurezza dopo il momentaneo vantaggio di Batistuta. La compagine di Capello, per lunghi tratti, infatti, è sembrata padrona del campo, non offrendo ai felsinei grosse chanche. La conduzione di gara del pur incerto Rosetti non è sembrata francamente in grado di incidere sul risultato tant'è che Sensi, forse, farebbe meglio a capire come mai un giocatore così incerto e "balbettante" come Zebina possa trovare ancora spazio in una squadra del calibro della Roma dopo i passati e recenti disastri difensivi oltre che disciplinari.
Diverso il discorso per l'altra sponda del Tevere dove, invece, la sconfitta interna ad opera del sempre sorprendente Chievo Verona di Del Neri, è stata netta e meritata. La squadra di Mancini, infatti, ha dato preoccupanti segni di sbandamento proprio nei momenti topici della gara che, ad un certo punto, spinta vertiginosamente dal suo splendido e ritrovato pubblico, avrebbe davvero potuto far sua. Preoccupante soprattutto il modo in cui la squadra ha disputato l'ultimo quarto d'ora...la partita sarebbe stata ancora aperta ed invece, complice l'evidente affaticamento, l'undici biancoceleste non ha saputo "sprintare" rischiando anzi, in più di una occasione, di subire un passivo più pesante.
L'Inter, fra le grandi, è forse la squadra che ha incontrato le maggiori difficolta opposta ad un coriaceo Torino troppo presto in inferiorità numerica per una ingenua e suicida testata di Comotto al "centralone" nerazzurro Materazzi. Tra le altre cose i granata di Camolese recriminano per un goal annullato a Scarchilli giudicato, dai più, regolare. Ci ha pensato il solito Vieri, con la solita zuccata, con la solita esultanza...era importante non perdere terreno sin dall'inizio ed è stato così.
Juve e Milan, come già accennato, non si sono limitate a vincere...hanno stravinto e convinto! Euforia alle stelle per le esaltanti prove di Alex Del Piero e Pippo Inzaghi, entrambi autori di due pregevoli doppiette, rassicurante viatico per un campionato da protagoniste per le due più autorevoli pretendenti alla conquista tricolore...sulla carta s'intende...
Ma nella giornata d'esordio un bravo anche al coriaceo Perugia di Cosmi, squadra rodata con innesti azzecati (vedi Miccoli) che ha saputo attendere senza frenesia la sfuriata iniziale della neopromossa Reggina per poi affossarla nella ripresa.
Detto già delle promettenti imprese dell'Empoli sul Como in rodaggio e dello spigliato Piacenza sul campo della vicina Brescia (che pure era andato in vantaggio), non rimane che aspettare nuove esibizioni di Udinese e Parma per capire meglio le loro reali ambizioni difficilmente rintracciabili nel pareggio del "Friuli".
Attendiamo conferme, smentite, nuove sorprese...cercando di recuperare gradualmente quell'entusiasmo che la "grande crisi" d'estate un pò ci ha tolto...