FATAL VERONA... FATAL SINISA
Ancora Verona...e poco importa se ci sia di
mezzo l'Hellas o il Chievo. Bentegodi incredibilmente indigesto per la storia
rossonera, passata e recente; prima sconfitta dei "marziani" 2002-2003,
bruscamente risvegliati dal sogno dell'invincibilità...ma forse è meglio così.
Marazzina che manda "a farfalle" Nesta, il leale Maldini che scalcia, reagendo
ad un fallo, l'ex compagno Bierhoff, Pirlo che cerca con l'ingenuità del
debuttante un rigore inesistente allo scadere...come a dire... il mondo del
calcio alla rovescia. Passerà, assicurano in blocco i rossoneri ma, nel
frattempo, i cugini continuano a marciare indefessi...cinque vittorie e il
pareggio con la Juve...non male per una squadra accusata da tutti di giocare un
calcio "orrido", privo di fantasia e spettacolo. E meno male...aggiungiamo. Sul
successo interista pesa indiscutibilmente ancora qualche decisione arbitrale...ma
qualche episodio "sfortunato"(vengono definite così le sviste arbitrali), con
l'aria che tira, capiterà anche a Moratti. Ma fatale, nell'ultima domenica di
ottobre, è stato anche il "centralone" difensivo laziale Sinisa Mihajlovic, che
ha avuto, nei minuti finali del superderby romano, la grande occasione di
proiettare la Lazio in una posizione di classifica inimmaginabile quaranta
giorni fa. Bravo Antonioli, lo stesso estremo difensore messo spesso "in croce"
dalla tifoseria giallorossa, ad impedire a Sinisa cotanta emozione... E si,
perchè un eventuale e forse meritato successo della coriacea Lazio targata
Mancini, avrebbe portato la Lazio al secondo posto in classifica...oltre ogni
speranza. Applausi comunque per lo spettacoloso secondo tempo offerto agli oltre
75.000 dell'Olimpico che, al di là della fede calcistica, hanno lasciato lo
stadio con soddisfazione e orgoglio. Quello stesso orgoglio che ha riportato al
successo la Juventus dopo un periodo piuttosto grigio...ma è stato ancora una
volta palese la Del Piero -dipendenza da parte dell'undici di Lippi; senza Alex,
infatti, i bianconeri hanno faticato più del dovuto per aver ragione
dell'Udinese, minacciosa dalle parti di Buffon in più di una circostanza. Ci ha
pensato Salas...il cileno ritrovato che dopo mesi di calvario potrebbe
risollevare le giocate offensive dei campioni d'Italia.
Continua a sciorinare calcio-champagne l'Empoli di Baldini giunto alla quarta
vittoria consecutiva in trasferta (Coppa Italia compresa); i toscani, dopo Como,
Perugia e Torino(in coppa), espugnano anche il Garilli di Piacenza andando
baldanzosamente ad affiancare la Roma in classifica. Dopo la "morte" calcistica
di Firenze davvero una bella boccata di ossigeno per la Toscana che ritrova,
peraltro, un grande protagonista in panchina. A spese del generoso Camolese,
infatti, siederà dalla prossima giornata, sulla panca granata, quel vecchio
"marpione" di Ulivieri...un nome importante per una società che in B non ci
vuole davvero tornare. Intanto Renzo ha assistito imbelle all'ennesima sconfitta
dei granata in quel di Reggio Calabria, dove un altro allenatore rischiava le
"penne" in caso di insuccesso...per Mutti, invece, è stata una domenica
importante che ha rilanciato la Reggina oltre Como, Torino e Atalanta. Per i
primi la grande beffa di un rigore mai visto nella storia del calcio...Brescia
ringrazia nel giorno della quattrocentesima partita di Roby Baggio autore della
realizzazione dal dischetto "generosissimo", dei granata abbiamo detto...e già
da sabato, contro Mazzone, i sostenitori granata si aspettano risposte mentre,
per quanto concerne l'Atalanta, francamente non possiamo far altro che
applaudire i suoi, spesso condannati, tifosi per aver compreso la grande
delicatezza del momento riassunta in quello stendardo esposto con orgoglio al
termine della gara del Tardini: "FIERI DI ESSERE BERGAMASKI".