RITMO E GENIALITA'
di Antonio Mastrobuono
Eccoci! Finalmente, dopo qualche patema di troppo siamo in Sudafrica. C'è un
mondiale da difendere e sognare di ripetersi, dopotutto, non costa niente. Fermo
restando che il sogno può diventare realtà solo con una sapiente programmazione
di fondo che sappia, sostanzialmente restituire quel ritmo e quella genialità
che ci avevano portato ad alzare la coppa nella magica notte di Berlino 2006.
"Io sono soddisfatto così!" ha tuonato Marcello "sette vittorie e tre pareggi
senza neanche una sconfitta." Come dargli torto? Ma detta così la situazione non
è del tutto chiara. Se rimane vero che "è meglio allenare una nazionale vincente
piuttosto che esclusivamente spettacolare" è anche vero che, soprattutto nelle
ultime due recenti gare contro Irlanda e Cipro, alcune carenze sono emerse in
maniera inequivocabile. Sono venuti sì i quattro punti che ci hanno proiettato a
quota 23 ma è anche vero che il Trap e la "banda cipriota" hanno tanto da
recriminare sul risultato finale. In buona sostanza se invece che quattro i
punti fossero stati zero, nessuno, pur allibito, avrebbe potuto gridare allo
scandalo. E quando ciò accade qualche magagna è chiaro che esiste.Marcello prova
a zittire tutti: "Questo gruppo ha tecnica, esperienza e personalità". Ben
detto. Se però volessimo aggiungerci anche un "tantinello" di ritmo e genialità
la strada da percorrere fra otto mesi potrebbe essere meno impervia. In bocca al
lupo azzurri...