DOMINISSINI E IL GIOCO... "PREZIOSI"
Non una "panca" rovente...ma traballante sì... Due giornate e zero punti...tre dei quali gentilmente offerti ad una diretta concorrente, l'Empoli, corsara nella domenica di esordio proprio in riva al lago. Dominissini in balia degli eventi...tristi per il momento...in attesa del delicatissimo match della giornata che verrà, partita spareggio con l'altra grande delusa (fra le cosidette provinciali), la Reggina di Bortolo Mutti. Il tecnico della promozione sa bene che domenica si gioca gran parte delle speranze di rimanere alla guida di una squadra che non è più la sua...una squadra senza identità, mai psicologicamente calatasi, nel corso dei 180 minuti finora disputati, nella nuova realtà...quella della massima serie. La corsa e la tenacia che avevano caratterizzato lo scorso campionato cadetto dei lombardi sono solo un vago ricordo, così come lo è quel Lulù Oliveira frettolosamente sdoganato dall'altra parte dello stivale e che in soli novanta minuti con il Catania ha di nuovo fatto vedere, semmai ce ne fosse stato bisogno, di che pasta è fatto. Ed è bastato, almeno per il momento, a far capire che buona parte del "giocattolo" costruito peraltro da chi se ne intende davvero, Preziosi appunto, nel corso dello scorso campionato, si è fatalmente rotto. D'altro canto di quella" parure" sono rimasti solo in tre anche se, ad onor del vero, il presidente ha puntato su nomi nuovi comunque apprezzati nel panorama calcistico. Eppure i vari Carbone, Godeas, Pecchia, Cauet, Allegretti, Binotto e Tarantino, per citarne alcuni, sembrano tante individualità prive di amalgama, prive di anima. Solo 180 minuti...forse il giudizio è affrettato...vorremmo davvero fosse così, dopo aver applaudito il Como nello scorso campionato ci dispiacerebbe celebrarne la debacle... ma il "manico" del tecnico non siamo riusciti davvero a trovarlo...in uno spunto, in un'azione... A Loris è stata data fiducia incondizionata...ma il calcio, in serie A, non è sempre e solo un gioco...