NON TI CURAR DI LOR, MA TIRA E SEGNA
La grandezza di Roberto Baggio emerge, molto
spesso, anche da quanto egli faccia parlare di sé. Qualsiasi circostanza sembra
buona per schierarsi contro o a favore del Divin Codino: che giochi o non giochi
in Nazionale, che sbagli (contro il Brasile) o segni (contro il Como) un rigore.
Quest' ultima polemica, tuttavia, generata da un giornalismo gravido di inutili
polemiche e predicozzi, ci pare veramente assurda. Il riferimento, ovviamente,
va all' ultima giornata di campionato e al penalty che ha deciso l' 1 - 1 finale
tra Brescia e Como. Un rigore inesistente, come ha spregiudicatamente ammesso lo
stesso Bachini, coinvolto nell' azione incriminata e prontamente redarguito (per
aver ammesso che il rigore non c' era: ormai l' onestà è una colpa...) dal
proprio allenatore, Carletto Mazzone. Baggio ha calciato, come suo solito,
infilando Brunner eregalando al Brescia un immeritato quanto prezioso punto.
Scelta sacrosanta, quella di trasformare il rigore: dopo tutto Roberto Baggio è
un professionista, un dipendente del Brescia Calcio; di più, è il capitano, la
stella e il rigorista delle rondinelle. Eppure, secondo più d' un giornalista,
si sarebbe dovuto impegnare nel calciare fuori il rigore per ristabilire la
giustizia violata dall' errore arbitrale.
Non ci stupisce che il fiume di parole abbia avuto la propria sorgente in
Controcampo; restiamo maggiormente sorpresi quando la critica viene ripresa da
un giornalista della levatura di Gianni Mura. Le parole dell' editorialista di
"Repubblica" (tenace sostenitore di Baggio, fra l' altro) sono dure e fuori
luogo: Mura parla di "delusione" per un (prosunto) mancato gesto di lealtà
sportiva. "Dirò che un campione qual è Baggio per tanta gente quel rigore
assurdo lo poteva calciare fuori. Così, per me, non ha segnato un gol ma un
autogol."
Sapeva Baggio (nel momento di dover calciare) che quel rigore era assurdo? Senza
poterci giurare, possiamo supporre di sì. Bachini, suo compagno di squadra, lo
sapeva bene. Ciò non ostante, perché mai avrebbe dovuto sbagliare? Non se ne
vedono le ragioni. Gli errori arbitrali, nel calcio, esistono e fanno aprte del
gioco (laddove c' è buona fede). Chiedere a Baggio di sbagliare un rigore
ingiustamente assegnato dall' arbitro sarebbe come chiedere a un attaccante cui
sia stato convalidato un gol irregolare (per fuorigioco, ad esempio) di segnarne
uno nella propria rete, cinque minuti dopo, per ristabilire la parità e la
giustizia. Un calcio così sarebbe una farsa, ma nessuno ci ha pensato. Tutti
troppo impegnati a parlare di Baggio, di quel codino magico o stregato. Perfino
Gianni Mura, asso della penna; eppure anche a lui possono capitare certi
autogol...